Frequently Asked Questions - Domande frequenti: Donazione

FAQs - Domande frequenti: Donazione

E' preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione molto leggera a base di frutta o spemute, thé o caffè poco zuccherati, etc. Si consiglia inoltre di bere molta acqua prima del prelievo.

 

Le donne in età fertile possono donare al massimo due volte l'anno. Questo limite deriva dalle perdite legate alle mestruazioni. E' meglio evitare di donare il sangue durante in prossimità o durante il ciclo mestruale, periodo di forte stress per le donne. Al fine di tutelare la salute delle donatrici ad ogni prelievo viene monitorato il livello di emoglobina, e, periodicamente, il livello del ferro. Le donne pertanto non corrono alcun rischio e non vi è alcuna controindicazione per la donazione di sangue.

No. Per donare il sangue bisogna essere idonei, ed in buona salute. I controlli e le visite mediche periodiche vengono effettuate ad ogni prelievo allo scopo di tutelare la salute del donatore.
La quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi +/- 10%, tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni, gli uomini non possono donare più di 4 volte l'anno, il limite per le donne in età fertile scende a 2 donazioni annue.

La salute del donatore viene prima di ogni cosa, per questo non viene trascurato alcun dettaglio che potrebbe comprometterla.

Sarebbe opportuno non assumere farmaci nei giorni immediatamente precedenti una donazione. Se hai assunto aspirina o FANS (anti dolorifici) nei 5 giorni precedenti alla donazione non potrai effettuare la donazione. Nel caso di assunzione di altri farmaci è necessario comunicare al medico quali farmaci hai preso e quando.

L'uomo ha un fabbisogno giornaliero di 10mg, la donna di 18mg. Normalmente la quantità di ferro presente negli alimenti che compongono il pasto giornaliero medio è sufficiente a raggiungere il quantitativo di ferro necessario, ma, purtroppo, non tutto il ferro assunto viene assorbito. Ne viene assorbito una piccola percentuale, dal 5 al 10%. Alcuni alimenti, come il caffè, il thé e il vino (quest'ultimo se assunto in dosi elevate), riducono la capacità dell'organismo di assorbire il ferro; la vitamina C, al contrario, aiuta l'assorbimento, e quindi dovrebbe essere assunta in associazione al ferro.
Gli alimenti ad alto contenuto di ferro sono:

  • carne
  • fegato
  • frutta secca
  • legumi
  • crostacei
  • vegetali verdi o a foglia (spinaci, indivia, broccoli, radicchio, rucola)

Una piccola variazione giornaliera della quantità di ferro assorbita è ammortizzata dai depositi di ferro che assicurano un livello costate del ferro nel sangue. Se però una dieta più attenta non fosse sufficiente a mantenere il giusto livello di ferro, che può portare all'anemia, affaticamento e altri scompensi, sarà necessario ricorrere, sotto il controllo medico, ad una terapia integrativa.

Ad ogni donatore viene sottoposto un questionario, questo integra la visita medica, ma più in generale possono donare i soggetti che corrispondono a queste caratteristiche:

  • peso superiore a 50kg
  • pressione arteriosa con massima (sistolica) tra i 110 e 180 mm di mercurio, e minima
  • (diastolica) tra i 60 e i 100 mm di mercurio
  • polso ritmico, regolare e con pulsazioni tra 50 e
  • 100 al minuto (per gli sportivi il minimo è diminuito)
  • emoglobina superiore ai 12.5g/dl per la
  • donna e ai 13.5 per l'uomo per la donazione di sangue intero


Vista la complessità dell'organismo umano questi parametri sono solo indicativi e potrebbero non bastare. Il medico pertanto potrà prescrivere ulteriori indagini.

Viene espresso dal medico un parere circa l'idoneità del candidato donatore in base al questionario di autoanamnesi, al peso, al polso e al valore dell'emoglobina. Una volta prelevato il sangue, una parte di questo viene inviato al laboratorio di analisi che effettua l'emocromo (esame del sangue comune) e i test sulle malattie infettive.
Il candidato verrà sottoposto (una tantum) a radiografia toracica ed elettrocardiogramma (ECG). Questa procedura serve a tutelare sia il donatore che il ricevente la donazione, colui che usufruirà della trasfusione del sangue.